Giorni scorsi ho pubblicato il post sul Piano del Parto. Credevo e credo tutt’ora di aver fatto cosa “buona e giusta” ,considerando che molte delle mamme con cui giornalmente mi confronto non ne sapevano l’esistenza. Credo anche che sia un ottimo punto di partenza per poter poi inziare a predere atto di quanti e quali sono gli altri diritti che noi possiamo pretendere durante “quel momento”.
Decido di pubblicare e di dedicare un post intero al commento di Jekina , perché lo ritengo un ottimo spunto per capire qual’è il grado di “preparazione delle mamme” e pubblico anche il mio pensiero personale che decido di condiviere con chi ha piacere di leggerlo. E ancor più felice sarò, se ci sarà qualcuno che smentirà l’esistenza della “mia” realtà, in altre zone della Campania.
Da Jekina
Il piano del parto è una pia illusione.
Primo, nessuno può dire come andràù il parto e quindi induzioni, cesarei ecc… possono essere manovre salva vita. Questo va sempre tenuto ben a mente.
Un’osterica che riediga con voi il piano del parto è quasi sicuramente una libera professionista (a pagamento). E’ bene che la donna lo sappia (il sito di tiziana non è un’istituzione pubblica, si paga).
Infine è assolutamente falso il 4 punto:
Nel 2009 l’OMS (o WHO) ha rivisto le sue percentuali “giuste di cesareo” (da un minimo del 5 a un massimo del 15%).
Cito la fonte:
da Monitoring Emergency Obstetric Care
‘Both very low and very high rates of caesarean section can be dangerous, but the optimum rate is unknown. Pending further research, users of this handbook might want to continue to use a range of 5-15% or set their own standards.’
L’oms ammette che la percentuale “giusta” E’ SCONOSCIUTA (come il buon senso ci ha sempre suggerito).
La % di tc dipende dall’età media delle primi-multipare, dal servizio sanitario offerto, dai servizi del paese in genere (maternità obbligatoria garanbtita per es).
Questo non toglie che in italia le % di tc siano troppo alte, spesso dovute a una cattiva gestione sanitaria pubblica (non si chiudono le piccole maternità, fcine di cesarei) e al monopolio in molte regioni di quella privata m(campania, sicilia ad esempio dove il sistema drg permette di “lucrare” sui cesaei… e non solo su quelli).
Quindi una buona informazione npon parte certo dal piano del parto e nemmeno la presa di coscienza delle donne….
La risposta di Shea
Ho letto il tuo commento con molta attenzione; posso condividere il disappunto sul “Piano del Parto“, ma trovo proprio bruttina la tua chiusura …”una buona informazione non parte certo dal piano del parto e nemmeno la presa di coscienza delle donne…”
La domanda (forse ignorantemente, mi sorge spontanea) da dove dovrebbe partire una giusta informazione? Dal dire alle mamme che devono poter chiedere l’epidurale per il loro parto, quando poi manca tutto il resto?
Io vivo in una Regione, Campania,dove il Cesareo è l’unica alternativa al parto “naturale”, quando non viene presentata come unica possibilità! Dove si partorisce con un cesareo anche quando hai un brufoletto sotto al sedere….quando i conti terminano sotto le feste, Pasqua, Natale, Agosto e ponti festivi, (il ginecologo potrebbe non esserci e quindi perdersi il “regalino” del ringraziamento) e per tanti altri motivi che vengono presentati alle mamme come importanti e decisivi per la scelta.
Io vivo in una Regione , Campania, dove ti fanno fare il travaglio in stanze comuni con altri donne che magari hanno partorito e ricevono visite, sdraiate con la flebo e monitorata continuamente. In sale travaglio dove è vietato l’ingresso agli uomini (che poi sono i Papà), dove il bimbo non ti viene appoggiato sul grembo perchè dopo di te deve entrare un’altra donna o meglio ancora perché l’Ostetrica o il Gine ha finito il turno e deve andare via. Dove ti vien fatta l’episiotomia indipendentemente dalla necessità e te la fanno passare come un procedimento precauzionale per evitarti un danno!
E potrei continuare ….
Io vivo in una Regione, sempre la Campania, dove la maggior parte delle scelte viene fatta , non perché frutto di una propria in-formazione, ma per ignoranza.
E se dire alle mamme che hanno dei diritti su come poter partorire e mettere al mondo il proprio piccolo, vuol dire “inizio di presa di conscienza …Allora si….!
Io vivo in quella Regione , Campania. E per le mamme delle mia Regione ma anche per altre che non sanno ….scrivo certe cose.
Perché io …come mamma campana….ho “subito” scelte fatte da altri.
Grazie per il tuo commento.
P.S. Sento che sei una persona molto tenace … complimenti!
27/03/2011 at 19:27
Risposta di Jekina ,copiata da Facebook!
Purtroppo ho sempre poco tempo ma mi fa poiacere dialofìgare con chi ha voglia di farlo, soprattutto con chi la pensa diversamente da me 🙂
Tu vivi in una regione dove la sanità pubblica di fatto non esiste ed è in mano al privato.
QUesto è il punto da cui devi partire.
Ti sei mai chiesta perchè in Campania si arriva al 60% di cesarei mentre in Friuli siamo sotto il 30%?
La sanità è basata sul sistema dei drg… a tale 0prestazione corrisponde tot soldi (drg).
Un cesareo solitamente costa dai 300 euro in più rispetto a un vaginale senza complicanze (i drg per un parto sono di solito sei circa… cesareo, vaginale con intervento strumentale ecc…). Nella regione campania mi pare quesi 1000 euro di più rispetto a un fisiologico semplice.
Il piano del parto non servirà a nulla! Per questo dico che il piano del parto non è solo inutile ma addirittura dannoso. E ti spiego ancora perchè.
L’alta medicalizzazione del parto non è dovuta solo alla privatizzazione (silenziosa) della sanità, ma anche a una medicina chiusa in difesa, timorosa delle denunce dei ppazienti (i ginecologi e gli aneistesisti insieme agli orptopedici sono le categorie che più spesso finiscono davanti a un giudice).
Il piano del parto non farà che aumentare la diffidenza delle partorienti rispetto ai medici e viceversa. Senza contare che legalmente non ha nessun valore e che nel caso una donna “subisca” un intervento non desiderato ma magari necessario, potrebbe ritenere questo sufficiente a imbarcarsi in un’azione legale.
A mio modesto parere le donne dovrebbero prendere coscienza di alcuni elementi:
1) Stanno uccidendo la sanità pubblica, quella che in media fa meno cesarei (i TC sono frequenti nei piccoli ospedali e nelle cliniche private!).
2) Le osteriche stanno rivendicando la libera oprofessione (a pagamento) e questa battaglia di categoria la stanno vendendo a noi donne come battaglia di libertà e dignità.
Un piano del parto redatto da un’osterica (come tu scrivi nel blog) come e quando lo dovrebbe fare? Durante il corso pre parto con ticket sanitario o come consulenza privata?
3) Sul parto sta dilagando una letetratura pseudo-scientifica basata su vecchi stereotipi e su antichi tabù. Leboyer, Odent, Stern, SChmid… l’elenco è lungo.
4) Nelel diverse leggi regionali a difesa del parto fisiologico indolore e nelle linee guida dell’ISS i trattamenti antalgici del dolore vengono messi sullo stesso piano. Così l’unica tecnica realmente efficace (e sicura) nella cura del dolore nel parto (epidurale) viene equiparata a trattamente puramente CONTENITIVI (e non antalgici) del dolore: acqua, massaggi, one-to-one, musicoterapia, cromoterapia.
QUesta confusione fa sì che un diritto basilare dell’individuo (la cura efficace del dolore) venga disatteso in molte strutture. Esempio: ospedale dell’Angelo di Mestre, secondo livello. Nessun servizio di partoanalgesia perchè c’è una vasca. Una vasca! Quante partorienti potranno utilizzarlka? E quante non ci entreranno mai perchè occupata?
Un’ultima domanda. A Roma ci sono ospedali con 7000 parti anno… quante vasche dovranno mai avere per garantire un parto “indolore” a tutte quelle che lo vorranno fare in acqua?
Se vuoi potresti pubblicare questa mia mail.
Onestamente credo che le donne non siano affatto informate e chi dice di volerlo fare lo fa male e in maniera partigiana.
Il caso del 15% di cesarei raccomandati dall’OMS è un esempio di come le bufale continuino a girare senza che nessuno dica nulla.
Non solo è eticamente e ogettivamente IMPOSSIBILE definire una percentuale giusta di interventi (allora definiamo una % anche per le appendiciti, per le prosate malandate, per le isterectomie ecc…) ma il grave è che dal 2009 la stessa OMS ha ritratatto quel 5-15% di tc… senza che le associazioni (generalemnte di ostetriche libero professioniste – a pagamento quindi) lo riportassero nei loro siti o ai convegni.
La tua regione, la Campania, è in mano a una lobby politica che fa affari con il privato da decenni (a volte un privato che è in odore di camorra). La mia regione, il Veneto, è in afafri con una lobby di privati (che magari puzzerà meno di camorra)… i risultati saranno comunque identici per tutti: chi avrà soldi potrà curarsi e avere il suo parto sicuro e magari da sogno… per chi i soldi non ce li ha solo liste d’attesa, personale incapace e parti medicalizzati (fermo restando che esiste una mala medicalizzazione e una buona medicalizzazione)…
Adesso vado ad accettare la tua amicizia 🙂
PS il piano del parto serve solo ad illudersi. Un ospedale continuerà a fare quello che ha sempre fatto… magari però le cliniche private per aumentare il numero di clienti diranno che loro il piano del parto lo acecttano e dove possibile lo applicano!
Ma ricordati! A Roma è morta una donna di parto… una grande obesa con parto gemellare (qundi gravida e parto a rischio). Ha scelto una piccola clinica privata (dove lavorava il suo ginecologo privato)… una clinica senza TIN, senza unità emotrasfusionale, senza doppia guardia anestesiologica (gli anestesisti in sala parto non servono solo per l’epidurale ma per le emergenze come tc o emorragia o rianimazione neonatale…) …
La donna è morta durante il trasporto al San Camillo…. è questo che le donne Campane vogliono?
27/03/2011 at 19:29
Questa è la mia :
Scrivi delle cose giuste. So anche che il Piano del Parto molto probabilemente non sarà preso in considerazione per un qualsivoglia motivo, ma certamente consentirà alla mamma precentivamente informata di poter chiedere più informazioni al proprio medico.
Ti premetto che in Campania le ostetriche sono le “ferriste” o infermiere del medico di turno e che loro malgrado non hanno potere in merito alle decisioni che predono le mamme . Conosco poche ostetriche libere professioniste.
Quando parlo e scrivo , lo faccio da madre e donna. Le complicazioni possono esserci e per questo si deve preferire sempre una struttura che possa intervenire nell’emergenze.
Quando ho dato alla luce i miei figli, avrei potuto chiedere delle cose ..tipo il taglio del Cordono ritardato. Avrei potuto pretendere la presenza di mio marito con me in sala travaglio… magari avrei beccato delle risposte poco piacevoli, ma almeno sarei stata cosciente che i miei diritti in quel momento erano stati lesi.
Forse come scrivi tu… da noi in Campania non sarà mai possibile redigere un Piano del Parto per salvaguardare le figure dei professionisti…ma credo che se tutte le donne saranno informate in modo adeguato …certamente prima o poi si giungerà a un giusto compresso che tuteli la madre e il medico…!
Visione ottimistica di un avvenire utopico? Boh..ma a me va di pensarla così!
E un piacere conoscerti !
27/03/2011 at 20:08
sono un’ostetrica, mi chiamo virginia.per qllo che riguarda il p.del parto è la prima volta che sento che le ostetriche lo redigono e a pagamento.il piano del parto lo redige la donna, scrivendoci qllo che ritiene giusto per lei e il bambino e lo firma..noi lo controfirmiamo.
non possiamo fare noi donne un piano del parto”strano”dove ad esempio richiediamo il lotus birth(faccio un esempio) in ospedale;sarebbe giusto che il piano del parto fosse adattato a ciò che si può fare e non in un ospedale..se la donna mi chiede di nn fare l’episio, io le rispondo che in linea di massima nn gliela farò, ma se il tracciato cardiotocografico non me ne darà atto, dovrò fargliela.punto e basta..se mi chiede di non fare la vitamina k ok, va bene..di non dare aggiunte di latte e di parlare cn lei prima di qualsiasi atto sul bimbo ok, va bene..ma se mi chiede delle cose che in un ospedale nn si possono fare allora no..dico qsto perchè le donne redigono a volte dei piani del parto che per me vanno benissimo, in un parto a casa, ma che per la visuale ospedaliera(non la mia per forza)nn sn fattibili
altra cosa..per chi vuole la partoanalgesia.ci sn ospedali che la garantiscono h24, mentre altri no.qdo si dice che viene garantita l’assistenza one to one, e tutte le altre cose che erano elencate nella risposta di qlla ragazza, non è per non fare la partoanalgesia(almeno io lavoro cosi), ma è per cercare di dare la possibilità alla donna di capire se è in grado o meno di fare a meno dell’epidurale..insomma se nn riesci ti giochi il jolly..ma nn siamo li a puntare il fucile a nessuno, per epidurale
altra cosa..per chi vuole la partoanalgesia.ci sn ospedali che la garantiscono h24, mentre altri no.qdo si dice che viene garantita l’assistenza one to one, e tutte le altre cose che erano elencate nella risposta di qlla ragazza, non è per non fare la partoanalgesia(almeno io lavoro cosi), ma è per cercare di dare la possibilità alla donna di capire se è in grado o meno di fare a meno dell’epidurale..insomma se nn riesci ti giochi il jolly..ma nn siamo li a puntare il fucile a nessuno, per l’epidurale.non capisco perchè abbiate qst’idea malsana delle ostetriche..ma dei vostri ginecologi no è?di qsti che vi spillano 200/300 euro a visita(ogni mese)e per una sonda appoggiata sulla pancia(eco..sempre ogni mese..)..e criticate le ostetriche libero professioniste che in italia hanno veramente poco spazio(tra parantesi..la paga nn se la gestisce l’ostetrica, ma c’è il tariffario nazionale della FNCO, visto che si criticava pure qto vengono pagate le ost..)e che vi fanno pagare sicuramente molto meno dei gine?ma lo sapete che è l’ostetrica qlla chge dovrebbe occuparsi della gravidanza fisiologica o siete del parere che la gravidanza è del ginecologo?perchè se cosi pensate allora nn sapete veramente nulla della differenza tra ost e gine..
27/03/2011 at 20:09
Grazie Virginia!
27/03/2011 at 20:36
Virginia…
vorreste quindi anche voi spillare 200/300 euro a visita?
Perchè dovrei farmi seguire solo da chi conosce la fisiologia e non da chi oltre a questa ci aggiunge la patologia?
Un particolare di non poco conto… chi ha deciso che l’epidurale è un Jolly?
L’epidurale è l’unica tecnica capace di ababssare di molto il dolore. Non è un jolly, è una tecnica analgesica REGINA!
“ma è per cercare di dare la possibilità alla donna di capire se è in grado o meno di fare a meno dell’epidurale..insomma se nn riesci ti giochi il jolly.”
Perchè una donna dovrebbe capire se fare a meno oppure no dell’epidurale? Ci sono donne che non vogliono sopportare il dolore durante il tracvaglio e il aprto. E un ospedale dovrebbe garantire sempre questo diritto con le tecniche piùà efficaci e sicuree. Ad oggi a parte l’epidurale non ci sono altre tecniche.
la one-to-one, l’acqua, la musica, i massaggi ecc.,.. non sono tecniche ANALGESICHE ma CONTENITIVE!
QUanto al discorso dell’ost a pagamkento che redige con voi il piano del parto… mi rifacevo a quanto scritto in questo blog… ovvero che s consigliava la donna di redigere il piano del parto con un’ostetrica.
Allora mi domando… questa ostetrica QUANDO e COME aiuterebbe la donna a farlo? Durante il corso preparto o durante una “seduta” privata?
Onestamente che le ostetriche rivendichino più spazi e un regime libero professionale mi puà stare anceh bene (ma a me no… io sono per il diritto alal salute per tutti: leggi Sanità pubblica) ma che queste vendano una lotta alla libera professione come difesa dei diritti delle donne NO!
28/03/2011 at 06:23
@Jekina
Hai mensionato piu volte…Sul Blog leggo di… “farsi aiutare a redifere il piano del parto da un Ostetrica”..!
Ma si dice anche che laddove non vi fossero contatti con quest’ultima si possono prendere contatti con la capo sala del reparto.
Io non conosco Ostetriche Libere Professioniste… ma ne esistono anche di dipendenti delle Asl che sono meno veniali di come tu vorresti farle appararire in questi commenti!
Ester
28/03/2011 at 20:48
sono d’accordo ester cn qllo che dici..
28/03/2011 at 14:37
“L’epidurale è l’unica tecnica capace di ababssare di molto il dolore. Non è un jolly, è una tecnica analgesica REGINA!”
Vogliamo anche dire che questa tecnica regina non è efficace al 100% e che porta con sè controindicazioni ed effetti collaterali?
Non parlo di effetti collaterali catastrofici… ma che comunque creano parecchi problemi in un delicato momento come il parto e il post parto.
Anche un semplice (che di solito semplice non è ma che è il minore dei rischi) mal di testa… nei giorni che seguono il parto può provocare problemi all’allattamento… depressione e difficoltà a gestire il bambino…
Vogliamo far passare l’epidurale come la “manna dal cielo” ma non è così…
Vogliamo eliminare il dolore… quando il dolore e gli ormoni che porta con sè sono fondamentali per quel preciso momento…
28/03/2011 at 14:47
Grazie Anna per esser passata di qua e averci lasciato le tue “impressioni”! Alla prossima!
28/03/2011 at 21:15
@anna..concordo..nn è detto che la tecnica REGINA funzioni sempre e bene!e soprattutto che nn abbia delle controindicazioni!ma se ci han fatte per partorire è perchè lo possiamo fare!oppure no?
28/03/2011 at 21:13
punto primo non è vero che noi la patologia non la conosciamo:non è competenza nostra dal punto di vista del codice deontologico piuttosto che dal profilo professionale.la patologia esula da me, ma ho il compito di inviare laddove ci sia qcosa di patologico, dal medico.però il gine in libera professione ti piace eh?qllo che ti splella viva sempre e cmq..allora si, perchè?rispondimi?perchè io ostetrica nn posso “curare”la tua malattia chiamata “gravidanza”?perchè se vai da un medico è perchè sei malata, ovvero hai qcosa che nn va..ma la gravidanza è malattia?no..e allora perchè un’ostetrica nn si deve occupare di gravidanza?e se c’è qcosa che nn va allora di chiamare il medico?(qsto per il discorso della lib.prof ostetrica..)vai a informarti sulla visita e il suo costo..dico cioè di andare a vedere il piano nazionale(tariffario).perchè piuttosto farsi seguire da un’ostetrica, e per le eco da un gine?
secondo la peridurale non l’ho mai negata a nessuna che l’ha chiesta..soprattutto se secondo me è una pz che senza di qsta nn ce la fa..nn posso obbligare viceversa a farla se nn è richiesta.ma nn trovo giusto che io debba essere obbligata a non utilizzare tutte le tecniche che tu definisci contenitiv..ovvero dei palliativi.ma qdo l’epidurale non esisteva allora cosa facevano?o anche li le ostetriche erano delle povere cretine che ti costringevano a sopportare il dolore..hai una visuale della mia professione veramente negartiva e mi dispiace.qdo io definisco jolly è perchè tante donne convinte straconvinte della loro epidurale arrivano agli 8cm senza volerla..allora cos’è, nn è un jolly?oppure se vuoi trovare un altro termine che ti piace di+..
il piano del parto viene spiegato(ammettendo che venga spiegato..nn tutti gli ospedali lo spiegano alle gravide)durante i corsi..se ne legge qcuno insieme e si lascia che le gravide lo compilino.poi viene corretto(passami il termine e nn cominciare con l’ennesima polemica..)dall’ostetrica.tipo io cn le mie ostetriche che mi seguivano in gravidanza nn l’ho mai redatto, nn è obbligatorio..ma nn ci si fa pagare per un piano del parto, dai!
28/03/2011 at 06:58
Ester…
se per questo mica tuttii ginecologi puntano a spillare 200 euro a visita o a fare un cesasreo!
La questione è chiarissima: le ostetriche puntano alla libera professione. Non tutte ma sicuramente molte.
Come scrive Virginia la FNCO prevede un tariffario nazionale….
Il punto è: facciamo una battaglia per non chiudere e magari aumentare i consultori?
Le visite in consultorio spettano per legge alla gestante…
28/03/2011 at 20:56
..ma se i consultori li vogliono chiudere non è mica colpa delle ostetriche?!certo è che lo trovo veramente ingiusto dover sbarrare la strada ad un servizio davvero importante cm il consultorio..qllo che nn capisco è perchè nn aprirne qcuno in +…ora con tutte le ostetriche che ci sn in giro senza lavoro sarebbe giusto?o no?
28/03/2011 at 09:27
Da noi a Piacenza, il piano del parto è servito a molte donne per far sapere in ospedale le loro volontà e per farle rispettare, nei limiti del possibile…logico che deve essere redatto tenendo conto delle possibilità di intervento dell’ospedale…ed è altrettanto logico che se è necessario il medico deve intervenire, ma abbiamo visto che le donne che hanno presentato il piano del parto sono riuscite a portare a termine il parto vaginalmente senza interventi, e se questi erano necessari, venivano meglio informate rispetto a quelle che non lo presentavano…inoltre le donne, lottando attivamente per i loro diritti, sono riuscite anche ad ottenere che l’ospedale avesse il servizio di analgesia epidurale 24 h e che ci fossero anestesisti specializzati in questo e che meglio informassero le donne…io ho parlato con una mamma che nel piano del parto ci ha messo anche l’epidurale, e per questo l’ha ottenuta anche se le ostetriche le dicevano che poteva farcela da sola…quindi, almeno qui, il piano del parto può essere utile e le mamme devono essere informate che si può fare, come devono essere informate che possono fare l’epidurale, il cesareo, usare l’acqua,ecc…sarà poi la donna a decidere, come per ogni cosa…
28/03/2011 at 13:13
Piano del Parto.
Sono ostetrica libera professionista e vecchia amica di gekina. Lei ce l’ha a crudo con le libere professioniste… ognuno fa quello che vuole. C’è chi ce l’ha con le ostetriche, c’è chi ce l’ha con con le art directors… questione di feelig (evidentemente gli art directors lavorano per la gloria gratuitamente).
Comunque, tanto per non risultare troppo trancant, vorrei dire che:
– il piano del parto non è un obbligo, ma grazie al Cielo è una possibilità che la donna e il partner hanno di capire meglio le procedure ospedaliere. Mi spiego meglio: la coppia arriva spesso un po’ incompetente alla gravidanza. Il medico ti dice una cosa, l’ostetrica del consultorio te ne dice un’altra, l’amica una terza. Attraverso un testo (per esempio) o anche tramite alcuni siti internet informativi e tecnici (quelli inglesi sono di solito scevri da opinionismi) possono capire meglio le procedure ostetriche che possono essere proposte (imposte?!) durante la permanenza ospedaliera. Ovviamente si tratta di richieste semplici e che possono essere uno spunto per il personale che, spesso non volendo, tratta ogni donna similmente a quell’altra e si scorda della soggettività presente in ognuna di noi. Virginia ne citava alcuni validi. Un esempio che mi sovviene in questo momento riguarda il tc: negli ospedali dove il neonato non viene dato alla madre, è possibile far capire che ciò che si desidera è questo. Insomma: una ricerca di dialogo con la struttura e di ricerca del rapporto soggettivo con gli operatori.
– Ovviamente c’è una parte di un piano del parto più complessa che riguarda la legge sul consenso informato. Personalmente conosco cliniche dove alla donna non è spiegato nulla. Né cos’è l’induzione (rischi e benefici), né che cosa sono i sostituti del latte materno… Per tale motivo un piano del parto che citi la legge sul consenso informato e che pretenda di essere letto dal medico di guardia è un modo per tutelarsi. Personalmente una mia paziente lo consegnò: il ginecologo lo lesse e si manifestò d’accordo. Poco prima del tc (la bambina non poteva nascere altrimenti) egli rilesse bene il piano del parto per “Poter rispettare i desideri della signora: trovo giusto che lei chieda che le sia spiegata la motivazione del tc”.
– Personalmente, ma so che a Gekinadaldenteavvelenato non interessa, non chiedo nulla per la stesura del piano del parto: le donne che seguono il corso pre-parto presso l’associazione che le “mie mamme” hanno fondato con me (corso gratuito) compongono il piano del parto con il partner alla 36°settimana durante un incontro con me e la psicologa.
Io ho potuto constatare che ci sono ospedali dove il piano del parto è inutile (faccio l’esempio di Vipiteno), dove lo consiglio ma non lo ritengo necessario e dove è meglio farlo se si vuol essere trattati per lo meno educatamente.
Verso la peridurale non ho pregiudizi. Io stessa ho, per un mio parto, chiesto la peridurale (quelli successivi sono stati talmente tranquilli e veloci, che non ne avevo necessità). Trovo che abbia rivoluzionato il tc (le donne sono sveglie e possono vedere subito il bambino)e penso che si siano casi in cui possa essere utile. E’ un farmaco e come tale va saputa fare e vanno conosciuti rischi e benefici. Gli ospedali dove non è prevista o dove è prevista a orari sono scandalosi. Sarebbe come dire che in certi ospedali non fanno il tc… terribile. Certo che il sostegno one-to-one e comunque tutta quella serie di comportamenti rispettosi che la donna e il partner ricevono durante il parto, possono essere d’aiuto per alleviare sia il dolore che la situazione di stress che la donna vive durante il parto ospedaliero. Non trovo giusto chi s’impone a priori di non richiederla, né chi parte con l’idea di farsela fare appena il test di gravidanza è positivo. Non a caso, di epidurale e dolore spesso parla di più la psicologa.
Un saluto a Ester e anche a Gekina!
28/03/2011 at 14:14
Grazie , Rachele…chiara ed esaustiva come sempre!
28/03/2011 at 19:39
Cara Rachele,
le grafiche vengono pagate come tutti i lavoratori. Ma le grafiche non fanno della loro professione una bandiera per la difesa delle libertà e dignità femminili.
Le osteriche dovrebebro rivendicare la libera professione (debitamente normata, controllata e se possibile caricata di responsabilità civili e penali) non per liberare le donne, ma per il lor profilo professionale e la possibilità di fare quello che altri colleghi già fanno…
Per me il piano del parto può essere benissimo fatto… ma le donne dovrebebrto essere informate che non solo legalemnte quel foglio di carta non ha nessun valore, ma che in qualche modo mette ancor più nella difensiva i medici!
E la medicina difensivistica è una delle cause del 40% di tc e induzioni aggratis ecc…
La ricerca di dialogo non si fa imponendo agli ospedali la propria sensibilità… gli ospedali sono ospedali e ci sono comunque dei protocolli di sicurezza. Ora le donen dovrebebro essere veramente capaci di capire quando la sicurezza può essere “ignorata” e quando no… ma questo è impossibile dirlo a priori!
Il medico avrà sempre come primo pensiero la sicuyrezza di donna e bambino, la partoriente vivrà più emotivamente il momento. E’ normale… ma presentare una lista di quello che si vuole o non si vuole… magari dopo aver letto per mesi un forum tipo partonaturale.org (Rachele tu lo conosci)… capite che diventa veramente assurdo!
Anch’io trovo corretto spiegare le motivazioni di un intervento (tc ecc..) ma visto che spesso siamo in situazioni di urgenza/emergenza ostetrica… a volte il tempo non c’è. Oppure forse sarebbe bene non spiegare…
Esempio: se voi siete in travaglio e improvvisamente il bambino va in sofferenza… voi vorreste sapere per filo e per segno cosa sta accadendo?
Spiegarlo in quel momento non rischia di uccidere d’ansia la partoriente?
Non è meglio a volte spiegare dopo?
Insomma… i casi sono sempre diversi e così tanti..,. le sensibilità diverse… si rischierà sempre di non soddisfare tutti!
Basta tenerlo bene a mente!
Sul resto…
sorvolo sul Gekinadenteavvelenato…
sull’epidurale. CXerto vengono inettati farmaci… ma se è vero che ci sono rischi (pochi) e benefici (tanti, non solo la sedazione del dolore) allora spieghiamo alle donne che anche il fisiologico e naturale dolore nel aprto ha rischi e benefici (che onestamente devo ancora trovare…).
Esempio: perchè le osteriche ci insegnano a non respirare “a cagnolino” ai corsi pre-parto?
Semplice… perchè durante il travaglio, per l’intensità del dolore, le donne ananspano… svanno in iperventilazione, aumentano il carico cardiaco e tolgono ossigeno al feto…
Questo ve lo dicono mai durante i corsi pre-parto?
Vi dicono per esempio che una donna con catetere peridurale su che passi poi a un tc rischia molto meno di una che magari si becca un tc all’ultimo momento? Perchè vedete, quest’ultima rischia l’anestesia generale e non la spinale come la prima…
Ciò detto vorrei spendere due parile sulla psicologa che non a caso blatera di epidurale e dolore durante il aprto.
LGli psicologi non sono per nulla unanimi sulel teorie che spesso vengono vendute ai corsi… e cioè che il dolore nel aprto aumenbti l’autostima della donna…
Che questo separerebbe la madre dal bambino immaginato per nove mesi.
Vedete oggi Freud e la sua “invidia del pene” è stata cassata come prodotto culturale di una società maschilista.
Si potrebeb dire lo stesso di tutta la metafisica che ruota attorno al dolore nel aprto e alal sua importanza per l’empowerment della donna.
28/03/2011 at 20:51
gekina..io nn so perchè ce l’hai cn le ostetriche..altro che solo con le libere professioniste..potevi andare a partorire nello studio del tuo ginecologo allora..cn l’aiuto dell’anestesista privato..cosi poi vedevi qto ti veniva a costare..ma si può sapere cos’è che ti rende cosi cattiva con noi?facci sapere almeno a grandi linee cosicchè io possa capire..
28/03/2011 at 20:53
Per me il piano del parto può essere benissimo fatto… ma le donne dovrebebrto essere informate che non solo legalemnte quel foglio di carta non ha nessun valore, ma che in qualche modo mette ancor più nella difensiva i medici!
E la medicina difensivistica è una delle cause del 40% di tc e induzioni aggratis ecc…
La ricerca di dialogo non si fa imponendo agli ospedali la propria sensibilità… gli ospedali sono ospedali e ci sono comunque dei protocolli di sicurezza. Ora le donen dovrebebro essere veramente capaci di capire quando la sicurezza può essere “ignorata” e quando no… ma questo è impossibile dirlo a priori!
Il medico avrà sempre come primo pensiero la sicuyrezza di donna e bambino, la partoriente vivrà più emotivamente il momento. E’ normale… ma presentare una lista di quello che si vuole o non si vuole… magari dopo aver letto per mesi un forum tipo partonaturale.org (Rachele tu lo conosci)… capite che diventa veramente assurdo!
Anch’io trovo corretto spiegare le motivazioni di un intervento (tc ecc..) ma visto che spesso siamo in situazioni di urgenza/emergenza ostetrica… a volte il tempo non c’è. Oppure forse sarebbe bene non spiegare…
Esempio: se voi siete in travaglio e improvvisamente il bambino va in sofferenza… voi vorreste sapere per filo e per segno cosa sta accadendo?
Spiegarlo in quel momento non rischia di uccidere d’ansia la partoriente?
Non è meglio a volte spiegare dopo?
..ti do ragione..su tutto qllo che hai scritto qui, ma nell’emergenza/urgenza credimi nn si può spiegare tutto per filo e per segno!
29/03/2011 at 09:08
“Per me il piano del parto può essere benissimo fatto… ma le donne dovrebebrto essere informate che non solo legalemnte quel foglio di carta non ha nessun valore, ma che in qualche modo mette ancor più nella difensiva i medici!
E la medicina difensivistica è una delle cause del 40% di tc e induzioni aggratis ecc…”
Vero in parte: la medicina difensiva è una delle cause di tc. Giusto. Meno giusto è che un medico si senta sulla difensiva: anzi, è il contrario (dopo anni di accompagnamenti l’ho potuto constatare). Il tono del P.d.P. è importante e dev’essere aperto (non sono mai pretese, ma modeste richieste che la coppia fa in “rispetto massimo della struttura, dei protocolli vigenti e nella fiducia nei confronti degli operatori”) quindi molti medici -anche quelli riottosi- si sono trovati a condividere le scelte e a tentare di aprire un dialogo con la coppia.
“Il medico avrà sempre come primo pensiero la sicuyrezza di donna e bambino, la partoriente vivrà più emotivamente il momento. E’ normale… ma presentare una lista di quello che si vuole o non si vuole… magari dopo aver letto per mesi un forum tipo partonaturale.org (Rachele tu lo conosci)… capite che diventa veramente assurdo!”
Sì, lo conosco: trovo anche io che alcune volte si faccia opinionismo. Infatti ho parlato di testi (sono pochi quelli tecnici e poco opinionistici) e di alcuni siti internet inglesi. Il rischio dell’opinionismo è grosso e convengo con te che sia sbagliato che operatori facciano opinionismo. Mi do robuste regolate, io, quando descrivo le procedure. Di solito tento di descrivere rischi e benefici in maniera chiara. Infatti nessuna delle mie pazienti ti potrà mai dire che le ho messo in testa scelte non loro, ma mie. Infatti una mia paziente alla quale consigliai caldamente la peridurale (collo dell’utero molto duro e travaglio lungo) non si è mai sentita in difetto rispetto a coloro che non l’hanno chiesta. Né si è sentita meno donna.
“Anch’io trovo corretto spiegare le motivazioni di un intervento (tc ecc..) ma visto che spesso siamo in situazioni di urgenza/emergenza ostetrica… a volte il tempo non c’è. Oppure forse sarebbe bene non spiegare…
Esempio: se voi siete in travaglio e improvvisamente il bambino va in sofferenza… voi vorreste sapere per filo e per segno cosa sta accadendo?
Spiegarlo in quel momento non rischia di uccidere d’ansia la partoriente?
Non è meglio a volte spiegare dopo?
Insomma… i casi sono sempre diversi e così tanti..,. le sensibilità diverse… si rischierà sempre di non soddisfare tutti!
Basta tenerlo bene a mente!”
Calma, Paola: tentiamo di mettere ordine.
1)a volte un tc di emergenza è causato (non dimentichiamocelo mai) da manovre improprie. Bisognerebbe lavorare su queste, innanzi tutto.
2)per preparare una sala operatoria (quant’unque sia pronta e pulita) anche per un tc d’urgenza ci vogliono dai 5 ai 10 minuti. Talvolta di più. In quei momenti (posso assicurartelo perchè un tc d’urgenza per distacco intempestivo di placenta l’ho subito senza anestesia) gli operatori possono seguire 2 strade:
a)”signora facciamo il cesareo!!” poche spiegazioni e poco tatto. A me non dissero nulla. Si rivolsero a mia madre e dissero “signora il bambino muore e sua figlia lo stesso, la operiamo”! Escludo che in quel momento non si possa essere +gentili, +umani,+delicati.
b)”Signora, il battito del suo bambino non ci lascia tranquilli, protenderemmo per un tc…ovviamente suo marito le starà accanto”. Credimi Paola, il tempo c’è. Qualche anno in ospedale l’ho fatto.
“Esempio: perchè le osteriche ci insegnano a non respirare “a cagnolino” ai corsi pre-parto?
Semplice… perchè durante il travaglio, per l’intensità del dolore, le donne ananspano… svanno in iperventilazione, aumentano il carico cardiaco e tolgono ossigeno al feto…
Questo ve lo dicono mai durante i corsi pre-parto?”
Evidentemete (come ho sempre sospettato) hai incontrato ostetriche disinformate. Io non faccio respirare proprio in nessun modo, né insegno a farlo. L’iperossigenazione so pure io cos’è.
“CXerto vengono inettati farmaci… ma se è vero che ci sono rischi (pochi) e benefici (tanti, non solo la sedazione del dolore) allora spieghiamo alle donne che anche il fisiologico e naturale dolore nel aprto ha rischi e benefici (che onestamente devo ancora trovare…).”
Ma questo è un problema tuo: ho alcune pazienti che dopo la peridurale si sono pentite di averla fatta. Questa è un’opinione, non un’informazione. Libera di esprimerla, ma non di insistere che una donna faccia la peridurale perchè A TE il dolore sembra inutile.
Sulla psicologia tralascio: anche lì c’è solo opinionismo e, inoltre, non sai cosa dice la psicologa del mio corso pre-parto, quindi hai idee preconcette sulle quali io non mi esprimo né controbatto.
Saluti a tutte.
“Vi dicono per esempio che una donna con catetere peridurale su che passi poi a un tc rischia molto meno di una che magari si becca un tc all’ultimo momento? Perchè vedete, quest’ultima rischia l’anestesia generale e non la spinale come la prima…”
Certo, ma un bravo anestesista sa fare una peridurale d’urgenza senza catetere, ma solo con un’iniezione. Ripeto: uno bravo. E poi: te lo immagini? Mettiamo a tutti un catetere peridurale!!! Ma no, dai…
29/03/2011 at 11:27
pURTROPPO IL TEMPO è TIRANNO E MI VEDO COSTRETTA A RISPONDERE SBRIGATIVAMENTE.
@ vIRGINIA… CHE COSA INTENDI QUANDO SCRIVI (RIGUARDO LA PERIDURALE):
“soprattutto se secondo me è una pz che senza di qsta nn ce la fa..nn posso obbligare viceversa a farla se nn è richiesta.”
Pz… starebbe per pazza?
Guardate che voi continuate a vivere l’epidurale come estema razio. Ci sono donne che non si pongono nememno il problema di “stare nel dolore” e non per paura, ma perchè trovano inutile vivere i dolori del parto quando si può scegliere di eliminarli (o ridurli e di molto).
Ciò detto alcune precisazioni:
1) Io non pretendo certo di infilzare tutte le donne con un catetere! Ci mancherebbe. L’epidurale gratuita e garantita per chi la CHIEDE!
Quando dicevo a Rachele dei ridotti rischi di mortalità maternaa fronte di un tc urgente in una partoriente con peridurale su… NON SATVO CERTO DICENDO DI INFILZARLE TUTTE COEM SPIEDI!
Ma dato che sento la litania dell’informazione e del “le donne devono sapere, devono fare una scelta ragionata e consapevole”…. non diamo le info a metà o solo quelle che ci comodano a noi!
Diciamo la verità tutta.
E qui arriviamo al punto 2
2) respirare a cagnolino vuol dire iperventilare. Possiamo farlo noi anche adesso. respirazioni brevi e ravvicinate. tempo un paio di minuti e vi girerà la testa e rischierete lo svenimento…
Scherzi a aprte, fino a non poco tempo fa la prima causa di morte per una donna era il aprto. Fermio restando le mutate condizioni sociali, igieniche ecc…
Le donne innanzi tutto “non sono fatte per partorire”… e il parto e la natura nion sono macchine perfette.
I neonati umani sembrano esserini fatti per morire. Deboli e dipendenti in tutto e per tutto dai genitori… fino a poco tempo fa la mortalità infantile era altissima. Poi sono arirvati i vaccini, il riscaldamento, la pennicillina…
Quello che voglio dire nel punto 2 è che le femmine umane non sono in grado di aprtorire da sole. Qualcuna lo potrà fare e magari tutto filerà liscio… ma di fatto la posizione eretta assunta di recente, la teca cranica sproporzionata del feto che portiamo in grembo, l’indurimento del pavimento pelvico (x posizione eretta) hanno reso alle donne il aprto difficile, doloroso (non per tutte ma per molte).
il dolore nel parto mi avvisa che il travaglio è iniziato ma non è detto che dopo sia utile…
La sensazione algica, la fatica (quante travagliano dopo aver perso una o due notti di sonno?) mettono in circolo tutta una serie di ormoni dello stress. Questi aumentano il respiro che si fa affannoso, il cuore che batte più veloce… e al feto che non arriva più ossigeno (x conseguente vasocostrizione).
Ci sono aprti fisiologici che finiscono per complicarsi per colpa del dolore mal sopportato (ma chi sopporta di buon grado un dolore? intenso poi?).Qualcuno ve lo dice? No! Vi dicono che tutte le complicazioni in sala parto sono frutto del ginecologo e di una cattiva gestione dell’evento aprto… gestione troppo medicalizzata ecc…
E’ vero. IN PARTE! In parte è colpa di uno stare a guardare, di non offrire veramente VALIDE alternative efficaci e sicure.
E qui arriviamo al punto 3.
3) Assietnza one-to-one, cortesia, umanità, massaggi… queste non dovrebebro essere annoverate come tecniche antalgiche opzionali alal peridurale (non lo sono, casomai contenitive) ma il normale comporatmento del personale sanitario in sala parto! Non dovremmo pagare o scegliere tra una peridurale (e quindi catetere e scortesia e disumanità?) e un trattamento non farmacologico (niente catetere e umanità? Anche se le tecniche non sortiscono l’effetto desiderato?).
Ultimo punto
4) Io difendo la sanità pubblica, il diritto ad un parto umano e sicuro per tutte le donne a prescindere dal 730 o l’unico presentato.
Nessun ginecologo privato fa delel sue prestazioni a pagamento una battaglia per la dignità della donna!
Vorrei che altrettanto facessero le libere professioniste come la Schmid, Zotnik, Sagramoso. Perchè per seguire uan donna in sala parto o farla partorire in casa chiedono soldi. E spesso le parcelle non sono per tutte le tasche.
Perchè non fanno una battaglia per impedirre la chiusura dei consultori zonali? Perchè invece di fare della libera professione l’ultima spiaggia delel libertà femminili non si arrampicano sui tetti degli ospedali e fanno come hanno fatto i medici mesi fa per il blocco dei turnover?
Perchè la FNCO ha indetto una manifestazione NAZIONALE contro lìintroduzione dell’epidurale nei lea (giugno 2008) ma poi tace quando si tratat di denunciare i sottorganici, le osteriche e i ginecologi che lavorano in maternità a rischio (mi pare siano il 30% del totale)?
Ultiam e concludo. Per Vitginia 🙂
hai travisato le mie parole. La penso come te: nelel emergenze/urgenze spesso non c’è tempo per spiegare tutto e avolte è meglio non farlo.
Ripeto se un medico mi dicesse che mio figlio è entrato in sofferenza andrei nel panico. Preferisco mi dicano che è meglio fare il TC per protocollo…! E magari dopo (a pupo nato e sano e vispo) spiegarmi che era entrato in sofefrenza.
29/03/2011 at 11:50
ultima cosa..
se la gravidanza e il parto non sono malatie.. e quindi la figura + adatta per seguirle è l’ostetrica…
Allora perchè fate fare i bilanci di crescita dei vostri bambini da un pediatra? Perchè non rivendicare la competenza dei bilanci da qualche nuova figura sanitaria? Eserta di fisiologia?
Perchè i controlli annuali dei denti ve li fate fare dal dentista?
Comunque vorrei rassicurare tutti. I pediatri di base sono ormai pochi. presto i bilanci di crescita potrete saltarli o farveli seguire da chi reputerete più adatto (e magari più abbordabile per le vostre tasche). Questa si chiama in gergo, privatizzazione silenziosa della sanità… con il consenso dell’opinione pubblica che la vive come “liberazione” dal predominio del medico, maschio e paternalista.
Tra 10/20 anni tireremo le somme di questo trend…
29/03/2011 at 12:08
Infatti… io vado dal dentista se ho mal di denti… o se qualcosa non va nella mia bocca…
Vado dal pediatra se penso che il mio bambino stia crescendo troppo poco o se vedo che c’è qualcosa che mi preoccupa… il bilancio di salute che oltretutto in molti casi è una sorta di pagliacciata ( peso vestito e misurazione sommaria) lo potrebbe fare chiunque semplicemente guardando il proprio bambino…
Per non parlare del momento dello svezzamento…
E’ inutile cercare di nascondere che si sta medicalizzando anche ciò che medicale non è…
Il ginecologo dovrebbe essere la figura di riferimento in caso di problemi e siccome il SSN prevede tutta una serie di controlli gratuiti dovrebbe essere semplice individuare quali mamme hanno reale necessità di avere un ginecologo che le segua…
Detto questo l’urlo di protesta sulla privatizzazione c’entra proprio poco col resto del discorso…
29/03/2011 at 11:58
Ultima aggiunta… sul punto 2.
la neocorteccia e il pensiero astratto. L’uomo è l’unico animale ad avere questa parte del cervello così sviluppata. E’ l’unico che scrive sui blog e su facebook… le donne non fanno eccezione.
Una donna mammifera umana non potrà far finta di non avere una neocorteccia… e quindi per lei vivere il doore non sarà solo un’eserienza somatica ma anche psicologica… con tutto quello che di bello e di “brutto” questo può implicare…
29/03/2011 at 12:35
@ Anna,
l’eccesso di prevenzione è quello che ha contribuito ad abbattere la mortalità infantile e a prendere in anticipo patologie lievi o gravi.
I bilanci sono una pagliacciata?
Dai sù! Via i pediatri di base… così tra 20 anni ce la racconteremo su quante avvisaglie sono state sottovalutate.
Certo, se hai un figlio sano sono una pagliacciata ma non per quie bambini a cui hanno diagnosticato patologie!
O in nome di una maggioranza sana vogliamo sacrificare una minoranza meno sana?
Ecco cosa intendo per opinione pubblica che plaude ai tagli alla sanità pubblica.
Anna è un desolante esempio…
29/03/2011 at 16:36
Ah gekina impara a leggere… sono una pagliacciata fatti come vengono fatti… per farlo come li fa il mio pediatra ad esempio…
E se leggi ancora meglio ti ripeto che in caso di patologia il pediatra serve eccome…
Tu sei il desolante esempio che le parole altrui sono facilmente travisabili…. e rigirabili a modo proprio…
29/03/2011 at 12:40
IL SSN dovrebbe identificare le donne da mandare dal ginecologo?
Anna ma tu lo sai che in Olanda, paese dove le gravidanze sono seguite da ostetriche, il 40% delle gravidanze a rischio non vengono diagnosticae? Ce l’Olanda è il primo paese europeo per mortalità perinatale?
Che il tuo sistema fisiologico della sanità sta facendo da anni le sue vittime?
Proprio vero, la salute diventa importante quando uno non la ha più… prima vige il “ogniuno per se”…
29/03/2011 at 17:15
Invece con il nostro meraviglioso sistema di iperprevenzione le cose vanno meglio??? Sarà… ma giusto pochi giorni fa ho assistito ad un aborto tardivo per negligenza medica…
La mia opinione è che l’ascolto della mamma parte integrante del programma di prevenzione e l’ostetrica lo sa fare meglio di molti medici…
la mamma ci può dire molto oltre una semplice ecografia… che comunque verrà fatta…ma che parla fino ad un certo punto…
Invece ci si affida in toto agli esami prenatali e quando una mamma lamenta dolori o problemi le si dice che è apprensiva…
Non so se tu sia un medico… credo di sì… io lo sono… e credo che se i ginecologi seguissero meglio le persone che ne hanno realmente necessità e le ostretriche seguissero quelle che non hanno alcun problema… forse le cose andrebbero meglio!
29/03/2011 at 18:09
“Anna ma tu lo sai che in Olanda, paese dove le gravidanze sono seguite da ostetriche, il 40% delle gravidanze a rischio non vengono diagnosticae? Ce l’Olanda è il primo paese europeo per mortalità perinatale?”
In olanda non esiste un SSN con ecografie ed esami per tutte le gravide… quindi il problema è a monte… e comunque in olanda il numero dei parti in casa cambia di un tantino le cose o sbaglio??????
Io parlerò turco forse… ma mi sembra di essere stata più che chiara… LASCIAMO ALLE OSTETRICHE LE GRAVIDANZE A BASSO RISCHIO (mantenendo i servizi del SSN) E AI GINECOLOGI LE ALTRE GRAVIDANZE così che tutte possano essere seguite adeguatamente!
E comunque, in ogni caso, il piano del parto è un di più che va oltre questo aspetto! Si può redigere un piano del parto pur essendo seguita da un ginecologo…
29/03/2011 at 20:03
Anna, rettifico. In olanda il 25% delel gravidanze rischio non viene identificata prima. Si fanno le ecografie come da noi tranne l’ultima mi opare.
http://www.dutchnews.nl/news/archives/2010/07/high_baby_death_rate_is_due_to.php#c0121286
resta il fatto che alle ostetriche vengono lasciate le gravidanze non a rischio… e allora mi domando…
Se un ginecologo per “inclinazione” è portato a “vedere la patologia a ogni piè sospinto…” perchè mai lo stesso non dovrebbe capitare con una osterica? E cioè che si minimizzi oil rischio osterico? O peggio che non venga colto?
Altra cosa che non comprendo. Vero che molte volte i disturbi, i doloretti della gravida vengono cassati come “trbe d’ansia”. Ma è anche vero che questa superficialità appartiene ad entrambe le categorie: ginecologi e ostetriche.
Anna nel mio blog ho diverse testimonianze di donne trattae come pezze da piedi da osteriche di tutte le latitudini e longitudini dello stivale. Quasi sempre si minimizzava la percezioe del dolore anche quando questa faceva intendere che c’era qualcosa che non stava girando per il verso giusto..
“Oh Signora! Hanno partorito tutte, partorirà anche lei!” è stato detto – da un’osterica – a una mamma al suo secondo parto. Il primo particolarmente doloroso e traumatico e quello in corso – il secondo – preceduto da un paio di mesi da episodi di crisi di panico…
Il mio discorso sul piano del parto credo non sia stato compreso. Non contesto l’iniziativa. Dico solo che è inutile e per certi versi dannosa (non riscrivo basta rileggere per chi vuole gliinterventi qui sopra).
Quanto ai pediatri e ai bilanci di salute. Rinnovo la domanda dato che sei medico… perchè i bilanci di salute (qualli veri, quelli che fa per esempio il pediatra di base di mio figlio) non vengono dati in mano alle puericultrici? Alle infermiere? Alle osteriche? Dopotutto crescere non è una malattia. Il SSN individui i bambini a rischio e lasci gli altri in mano a nuove fisiologiche figure sanitarie. Dai costi più contenuti.
Perchè Anna, io non sono medico (faccio la grafica), ma una cosa l’ho capita… i medici costano a parità di paramedici…
Mi domando solo quanto pesi la voglia di risparmio e quanto quella di migliorare la salute pubblica.
In Olanda e Inghilterra i tuoi colleghi medici ginecologi lamentano il fatto che lasciando in mano alle ostetriche le gravidanze fisioogche, sono aumentate le emerenze, la mortalità perinatale e persno quella materna.
L’Italia secondo Lancet è il paese più sicuro dove mettere al mondo un figlio. L’ISS sostiene che i dati sono sottostimati (si aprla di mortalità materna)… ma lo stesso dicono in molti altri paesi europei.
C’è un fatto inconfutabile: l’Italia è l’unico paese europeo rimasto (insieme a pochissimi altri) con un Sitema Sanitario PUBBLICO.
Certo i casi di malasanità e le castronerie dei uoi colleghi capitano… come nel resto del mondo… anche dove a seguire le gravide fisiologiche ci sono le osteriche.
29/03/2011 at 21:12
“Anna, rettifico. In olanda il 25% delel gravidanze rischio non viene identificata prima. Si fanno le ecografie come da noi tranne l’ultima mi opare.”
In olanda si fanno 2 ecografie la prima a 12 settimane e la seconda è l’equivalente della nostra morfologica.
Un unico prelievo e un’unica urinocoltura sempre intorno alle 12 settimane…
(a 12 settimane un’italiana media ha già fatto 3 ecografie, di solito a pagamento, e altrettanti prelievi)
In italia le ecografie sono 3… una nel primo trimestre (senza una settimana precisa) una nel secondo e una nel terzo.
Un prelievo al mese
Esame urine 1 volta al mese
Se il nostro sistema funzionasse non ci sarebbe bisogno di ricorrere a quelle 9 eco fatte nei 9 mesi (a volte anche di più) ma purtroppo non è così… i ginecologi sanno che noi mamme italiane amiamo vedere i nostri bimbi molto spesso… e la necessità di fare 1 eco quando serve è sostituita dal farla in ogni caso per far felici i genitori e intascare un po’ di più…
Le ecografie che contano le offre il SSN… gli studi sulla mortalità perinatale non considerano il lavoro dei ginecologi privati… (figura quasi sconosciuta in olanda) di conseguenza la maggior parte degli studi a riguardo è “contaminata” da questo dato…
Ci ritroviamo quindi a paragonare un paese dove si fanno 2 eco in 9 mesi con uno in cui le eco sono almeno 8…
Sono certa che nel secondo caso vengono riscontrate più gravidanze a rischio… ma si può dire merito del SSN?
Io non credo!
“Anna nel mio blog ho diverse testimonianze di donne trattae come pezze da piedi da osteriche di tutte le latitudini e longitudini dello stivale. Quasi sempre si minimizzava la percezioe del dolore anche quando questa faceva intendere che c’era qualcosa che non stava girando per il verso giusto..”
Questo accade semplicemente perchè a seguire i parti ci sono SEMPRE e COMUNQUE le ostetriche e non i ginecologi che passano al volo e scappano di corsa… e visto che le ostetriche non sono tutte sante sono più che certa che a molte donne vengano dette cose simili…
Se ci fossero sempre i ginecologi la cosa non cambierebbe… in tutti i parti si sentono donne disperate per il dolore… se si valutasse solo quello sarebbe difficile distinguere i casi pericolosi… di solito il dolore viene preso in considerazione quando si notano anche altre complicazioni… (questo indipendentemente dal giudizio dell’ostetrica)
“Quanto ai pediatri e ai bilanci di salute. Rinnovo la domanda dato che sei medico… perchè i bilanci di salute (qualli veri, quelli che fa per esempio il pediatra di base di mio figlio) non vengono dati in mano alle puericultrici? Alle infermiere? Alle osteriche? Dopotutto crescere non è una malattia. Il SSN individui i bambini a rischio e lasci gli altri in mano a nuove fisiologiche figure sanitarie. Dai costi più contenuti.”
Dovrebbero esistere figure specializzate in quel campo… persone che hanno studiato SOLO la crescita del neonato sano e nato a termine… a quel punto sarebbe più che sensato lasciare i bilanci di salute in mano a queste figure…
L’ostetrica è una figura ben nota e antecedente quella del ginecologo… divenuta negli ultimi decenni figura professionale (ricordo che le ostetriche hanno una laurea in ostetricia e che studiano altre che la fisiologia anche la patologia) riconosciuta all’interno degli ospedali… non stiamo parlando dello shamano…
Credo che il paragone sia decisamente inadeguato…
Vorrei che leggessi la definizione di ostetrica presa dal sito della facoltà di MEDICINA E CHIRURGIA dell’università degli studi di Verona
http://www.medicina.univr.it/fol/main?ent=cs&id=78&lang=it
Ne vorrei estrapolare una porzione…
“I laureati sono dotati di un’adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da consentire loro sia la miglior comprensione dei più rilevanti elementi, anche in relazione al genere, che sono alla base dei processi FISIOLOGICI e PATOLOGICI ai quali è rivolto il loro intervento PREVENTIVO e TERAPEUTICO, sia la massima integrazione con le altre professioni.”
29/03/2011 at 21:37
@jekina pz=pazienti, non pazze..cmq noi rispondiamo alle tue domande, ma tu non hai risposto alla mia:perchè ce l’hai cn le ostetriche?
poi 2) respirare a cagnolino vuol dire iperventilare. Possiamo farlo noi anche adesso. respirazioni brevi e ravvicinate. tempo un paio di minuti e vi girerà la testa e rischierete lo svenimento…
SCUSA MA CHI TI HA DETTO CHE SI RESPIRA A CAGNOLINO?DOVE?NEI FILM? CHI TE L’HA INSEGNATO?
Le donne innanzi tutto “non sono fatte per partorire”… e il parto e la natura nion sono macchine perfette.E IO TI DICO E CONFERMO CHE SIAMO FATTE PER PARTORIRE!Dio ci ha fatte tali, mica avevano l’epidurale li..che ti credi??non la vuoi pensare in termini religiosi e allora pensala in termini filosofici.ma la donna è fatta per partorire, e fisicamente e psicologicamente.
con l’evoluzione e le varie mode la cosa è cambiata, ma xcarità ben venga se la donna vuole l’epidurale, ma nn che sia una moda dove alla prima contrazione io vogliuo l’epidurale..e io ti voglio appendere al muro allora!ma che discorsi!
I neonati umani sembrano esserini fatti per morire. Deboli e dipendenti in tutto e per tutto dai genitori… FRASE TERRIFICANTE..MENO MALE CHE FAI LA GRAFICA.HAI MAI PENSATO DI STUDIARE CM OSTETRICA GIUSTO PER FARTI UNA SANA CULTURA E DI NON RIEMPIRE LE RIGHE DI CAVOLATE..I BAMBINI SONO MOLTO+ FORTI DI QTO TU PENSI..E OGGI ANCORA UNA VOLTA NE HO AVUTO UNA PROVA CON LA NASCITA DI UN CUCCIOLO DI 30SETT DI 800GR! “Quello che voglio dire nel punto 2 è che le femmine umane non sono in grado di aprtorire da sole. Qualcuna lo potrà fare e magari tutto filerà liscio…” ma che cavolo dici?fino all’avvento della partoanalgesia che cosa si faceva?
ma di fatto la posizione eretta assunta di recente, (AGGIUNGO:SANTA POSIZIONE ERETTA CHE SERVE AL PARTO!!!SAI LA FORZA DI GRAVITA’!)la teca cranica sproporzionata (E SARà SPROPORZIONATA, MA CMQ è PLASTICA..HAI IDEA DI COSA SN I FENOMENI PLASTICI DEL PARTO?)del feto che portiamo in grembo, l’indurimento del pavimento pelvico (x posizione eretta) hanno reso alle donne il aprto difficile, doloroso (non per tutte ma per molte)…..MI SEMBRA CHE SIA UN PO’ APPROSSIMATIVO..conosci il massaggio del perineo, sai che il perineo è fatto di muscoli che sostengono..ma i muscoli cm tali possono esser preparati anche..
30/03/2011 at 06:34
Virginia non dire stupidaggini! Il massaggio del perineo non serve a nulla se non a prendere coscienza di quella parte del nostro corpo, ci sono pacchi di studi che dimostrano il contrario di quello che dici. Ultimamente dove lavoro io lo sconsigliamo caldamente nelle ultime settimane di gravidanza, in quanto ci siamo accorte che le donne che praticavano il massaggio perineale tendevano ad avere un perineo più indurito e addirittura più edematoso rispetto alle donne che non lo facevano. Lo sai bene che maneggiare il perineo in fase espulsiva provoca un riflesso di trattenimento nella donna: la stessa cosa vale per i massaggi pre-parto.
29/03/2011 at 22:14
l’informazione è uno dei fondamenti della cultura,informare una donna,futura madre, dell’esistenza dell’epidurale e degli effetti positivi e negativi su di lei ed il nascituro,così come per il cesareo è un dovere nel rispetto di genere e di scelta.Il piano del parto è l’occasioe buona per ricordare agli operatori del settore che la donna che lo stila con l’ostetrica(e non necessariamente a pagamento)è una donna informata che grazie alle attuali leggi ha il diritto di scelta nella consapevolezza di eventuali variazioni di programma dovute a al mutare degli eventi. L’avversione degli operatori alla possibilità di scelta della donna molte volte è dovuta alla probabile perdita di potere e alla falsa convinzione di essere i gestori della vita quindi della nascita.Il professionista, degno di tale nome, è aperto alle richieste della donna e chiaro nel comunicarle che l’ostetricia non è una scienza matematica, giunge quindi, ad patto comune di reciproco rispetto delle competenze e della fisiologia fin dove ciò è possibile.
30/03/2011 at 05:21
Grazie per il tuo commento , Giulia!
30/03/2011 at 06:22
Giulia parole sante!
30/03/2011 at 09:01
L’informazione… vediamo un po’ come viene data questa informazione:
A Bologna la professoressa Giovanna Paciello (Università di Bologna) insegna il parto orgasmico e l’enigma dolore/piacere.
E che l’elemento essenziale del parto è il dolore…
http://www.medicina.unibo.it/Medicina+e+Chirurgia/Didattica/Insegnamenti/dettaglio.htm?IdComponenteAF=164816&CodMateria=56764&CodDocente=039105&AnnoAccademico=2010
Nelle linee guida 2010 dell’ISS sul taglio cesareo, nell’informativa alle gravide, si tace l’epidurale anche quando si affronta il problema del tc su richiesta materna per paura del parto.
Ho collezionato in due anni diversi depliant di vari ospdedali, materiale dato alle gravide che seguono i corsi pre-parto, dove si dice che il dolore e il parto in genere è un “rito iniziatico”; che “viverlo fino in fondo” (ossia “naturalmente”) determina empowerment e aumento dll’autostima… e che vivere e superare il dolore “trasforma la donna in madre”.
Tralascio il monte di “letetratura” sul tema dove le lodi sperticate al parto e gravidanza “naturali” si sprecano e dove si demonizza qualsiasi intervento “umano” (leggi medico).
Alcuni nomi di questi autori:
Michel odent
Verena Schmid
Daniel Stern
Frederick Leboyer
Ina May Gaskin
Tutti autori che le donen possono trovare in tutte le librerie italiane…
PS l’epidurale non ha nessun efeftto sul feto!
30/03/2011 at 21:17
Alcuni di questi “autori” oltre ad essere autori sono in primis medici e ricercatori… ad esempio
http://it.wikipedia.org/wiki/Michel_Odent
http://it.wikipedia.org/wiki/Daniel_Stern_(psicoanalista)
Chirurghi di guerra… psichiatra e psicanalista…
http://it.wikipedia.org/wiki/Frédérick_Leboyer
ginecologo e ostetrico
Forse che studiare porti a risultati migliori dell’insultare il prossimo?
Forse non ti è balenato per l’anticamera del cervello che questi “pazzi amanti della fisiologia che sperticano lodi al parto e gravidanza “naturali” ” abbiano scoperto attraverso lo studio, la ricerca e la loro esperienza… qualcosa che a te non va a genio e che quindi ti permetti di criticare nemmeno sapessi di cosa si sta parlando?
Le opinioni sono opinioni e siamo d’accordo… ma denigrare medici, ostetrici, ginecologi, ricercatori… solo perchè la tua opinione diverge dalla loro… è un atteggiamento che ritengo infantile e che mi sembra che pecchi un tantino di presunzione!
Con questo la chiudo con gli interventi perchè ritengo che non sia necessario dialogare con qualcuno che sa già di avere ragione e non conosce (e non vuole nemmeno ascoltare) altre “verità” oltre alla Sua…
31/03/2011 at 07:12
ho letto qto hai scritto..indubbiamente però sono cose cn le qli uno può non essere d’accordo.gekina, io non sn contro la peridurale o ad usarla come estrema ratio(riporto una tua frase..)dico solo di farne un buon utilizzo.cioè non posso acconsentire ad un’epidurale se il travaglio non è partito, capisci?ci sn delle cose che io devo per forza rispettare..
per qllo che riguarda l’intervento medico io sn del parere che le cose laddove si possono lasciare andare da sole è giusto che vadano da sole, meno si tocca meglio è.però..io lascio sempre una porta aperta.
“Ho collezionato in due anni diversi depliant di vari ospdedali, materiale dato alle gravide che seguono i corsi pre-parto, dove si dice che il dolore e il parto in genere è un “rito iniziatico”; che “viverlo fino in fondo” (ossia “naturalmente”) determina empowerment e aumento dll’autostima… e che vivere e superare il dolore “trasforma la donna in madre”.”..hai ragione, non è giusto demonizzare chi non sopporta il dolore e richiede un intervento antalgico,io stessa dopo due gg di induzione l’ho fatto.e pur facendo il cesareo poi nn me ne sn fatta una colpa.il dolore rafforza anche l’autostima, ma nn è per tutti cosi, e qsto va capito e compreso.
sull’effetto sul feto insomma, qcosa da obiettare l’avrei, anche se però su 10 casi non è una cosa che succede con tutti e 10.invece non ho capito qsta cosa:si tace l’epidurale anche quando si affronta il problema del tc su richiesta materna per paura del parto.
fammi capire cosa intendi.grazie
30/03/2011 at 10:27
Virginia,
io non odio le ostetriche… fattene una ragione.
Nel blog ho alcune ostetriche ospedaliere che contribuiscono al dialogo senza che io le abbia mai strapazzate.
30/03/2011 at 14:03
@vera..non sn la scienza infusa ma non dico neanche stupidaggini.ci sn due scuole di pensiero.noi usiamo la seconda, qlla che fa il massaggio.allora in Italia siamo una manica di deficienti.”Virginia non dire stupidaggini! Il massaggio del perineo non serve a nulla se non a prendere coscienza di quella parte del nostro corpo, ci sono pacchi di studi che dimostrano il contrario di quello che dici. Ultimamente dove lavoro io lo sconsigliamo caldamente nelle ultime settimane di gravidanza, in quanto ci siamo accorte che le donne che praticavano il massaggio perineale tendevano ad avere un perineo più indurito e addirittura più edematoso rispetto alle donne che non lo facevano. Lo sai bene che maneggiare il perineo in fase espulsiva provoca un riflesso di trattenimento nella donna: la stessa cosa vale per i massaggi pre-parto.”
30/03/2011 at 18:48
Io non seguo una scuola di pensiero, io osservo la situazione e applico ciò che è evidentemente più saggio. Se tu non sei capace di fare questo, ma solo di seguire una scuola di pensiero che altri ti hanno inculcato, vuol dire che non sei una buona ostetrica.
31/03/2011 at 04:41
Vera, Virginia,
purtroppo in ostericia i discepoli delle scuole di pensiero sono tanti.
Spesso l’epidurale non si fa, o si fa male (donne legate al tracciato, ossitocina, parti strumentali ecc…) per applicare proprio UNA scuola di pensiero…
Questo ovviamente vale per tante altre cose e non solo le scuole di pensiero naturale… ci sono anche quelle medicalizzate 🙂
31/03/2011 at 06:59
vera sei una gran maleducata..io non vado a giudicare un’ostetrica che nn conosco.tu si.e già qsto fa la differenza.non mi hanno inculcato nulla, nn sn un mulo che segue le mode e basta.non ho detto che dobbiamo fare tutti il massaggio del perineo, è una delle cose che si fa.poi che tu e l’ospedale per cui lavori nn lo facciano ok non lo metto in dubbio,ma IO nn giudico PERCHE’ NN TI CONOSCO…comunque io che faccio parte della scuola campiotti fino a che avrò dei buoni risultati andrò avanti a praticarlo.pazienza sono una pessima ostetrica.una pessima ma umile ostetrica.resta comunque confermato che sei una stragrande maleducata MA indubbiamente una GRANDE, BRAVA OSTETRICA…
@jekina, grazie per la risposta.
31/03/2011 at 07:03
@vera altra cosa..qui si sta parlando di altro,qdi i tuoi commenti sulla brava e buona ostetrica sn superflui.apri pure un altro blog.cosi spari meglio sulla crocerossa..
31/03/2011 at 14:55
Spero di tutto cuore che tu non reagisca allo stesso modo se una partoriente ti chiede di aiutarla a mettersi in una posizione non in linea con la tua scuola di pensiero, o se, orrore!, ti chiede l’epidurale.
E la maleducata sarei io?
31/03/2011 at 12:52
@ Virginia,
“non ho capito qsta cosa:si tace l’epidurale anche quando si affronta il problema del tc su richiesta materna per paura del parto.
fammi capire cosa intendi.grazie”
In soldoni… se una donna chiede un tc per paura del dolore nel parto è doveroso che le si prospetti la peridurale, tecnica antalgica regina.
Nell’informativa alle gravide l’ISS non nomina la peridurale, mai! Nememno una volta!
Le si dice di rivolgersi alla struttura di riferimento!
In abruzzo nessuna “struttura di riferimento” garantisce l’epidurale 24h…. che dovrebebro fare le abruzzesi? Attaccarsi al tram?
Concludo dicendo che forse non tutte le donne hanno bisogno di aumentare l’autostima perchè ne hanno già ababstanza.
E che moltissime non vogliono soffrire non per paura ma perchè reputano semplicemente intuli il dolore.
Chiudo dicendo che forse mi hai fraintesa. l’epidurale non deve essere l’estrema ratio ma UNA DELLE POSSIBILI SCELTE DELLA DONNA.
PS ci sono studi che ci dicono che una peridurale può essere messa su anche a un solo centimetro di dilatazione…
http://epidurale.blogspot.com/2010/01/un-centimetro.html
http://www.aipa-italia.it/epidurale-tc.pdf
31/03/2011 at 12:57
@ Anna
Ayman al-Zawahiri è un pediatra.
Leboyer non è più un medico… non è più registrato nell’ordine da 30 anni… ora fa il fotografo 🙂
E’ da capire se è stato radiato o se è andato via d sua sponte. Comunque diciamo che ai medici francesi non sono piaciute le sue posizioni circa i bambini…
Il MEDICO GINECOLOGO francese sostiene infatti che i bambini nati da parto “naturale” siano migliori di quelli nati da “medicalizzato”.
E queste migliorie si vedrebbero anche da adulti…
I libri (e i film) di Leboyer li ho letti e visti quasi tutti. Idem Odent, Schmid.
Anche Josef Mengele era un medico….
31/03/2011 at 17:56
Ok allora parliamo del fatto che la francia detiene il primato per il numero di decessi perinatali visto che è un dato che vi piace?
31/03/2011 at 18:26
No, non è la Francia, ma l’Olanda a detenere il record di decessi perinatali.
31/03/2011 at 18:56
Francia e Lettonia primo posto… Olanda secondo che io sappia…
31/03/2011 at 19:14
@ Vera,
grazie per la precisazione.
Se la memoria non mi inganna la francia non è messa benissimo (forse seocndo posto nella UE).
Concordo con te sul pericolo di applicare “scuole di pensiero” in ostericia (e non solo lì) dimenticandosi l’adagio “in scienza e coscienza”.
Vera una curiosità, se ti va di rispondere, sei osterica o medico?
01/04/2011 at 12:09
ostetrica
31/03/2011 at 15:44
@vera..brava brava brava,lei comincia cn gli insulti e poi gira la frittata dalla sua parte.chi ha insultato per prima?ma ripeto ti commenti da sola..ancora una volta sei li a farneticare su cm posso essere cn le donne in travaglio..ma che ne sai tu?vuoi esempi?non è qui il luogo dove fare una discussione del genere.carta canta:mi hai “insultato”tu dicendo che dico stupidaggini e ti ho risposto in maniera tranquilla.(insultato:non trovo un sinonimo migliore.)Per tutta risposta mi hai detto che nn sn una buona ostetrica perchè non la penso cm te,e ti ho risposto.lasciami stare che io lascio stare te, maleducata.
31/03/2011 at 15:56
Non vorrei vestire i panni di moderatrice e non approvare più commenti. Saranno approvati solo quelli inerenti al messaggio iniziale. Tutti gli altri, offensivi e “fuori tema” saranno cestinati. Spero nel buon senso comune!
Grazie.
Ester di Shea
31/03/2011 at 18:31
Messaggio ricevuto, evitiamo gli off-topic.
Allora, parlando di piano del parto, vorrei sapere da Virginia cosa farebbe se una donna in pieno travaglio, che procede in maniera assolutamente fisiologica, magari con una dilatazione già ben avviata, le chiedesse improvvisamente di fare un cesareo, anche se sul piano del parto lo richiede come opzione estrema.
Grazie
31/03/2011 at 21:59
Ok stop… è da un po’ che dico che tutti sti discorsi c’entrano poco con il discorso del piano del parto…
Ma mi pare che ci si attacchi ad altro perchè non si trovano argomentazioni adatte…
01/04/2011 at 10:24
@anna..non ce l’aveva con te ester.
31/03/2011 at 21:36
@vera:qsta cosa è capitata, purtroppo..se n’è discute con la donna, con la coppia.ne discute anche il medico.si propone una epidurale se la signora non l’ha voluta all’inizio, ma se l’idea della signora non cambia e le sue volontà erano state scritte nero su bianco, fa il cesareo.non posso decidere io per lei.ma forse tu non hai capito che io non sono del tutto contraria all’epidurale.e se avessi letto i miei commenti l’avresti anche capito.
@gekina..qcuno ha fatto passare un messaggio che io non ho scritto:non seguo cm una pecorona nè le mode nè le scuole di pensiero.mi trovo bene a seguire delle idee e a metterle in pratica e se ho dei buoni risultati(sempre agendo in scienza e coscienza)non vedo perchè cambiare.nel momento in cui non sono soddisfatta cambio e rivedo le mie posizioni.
02/04/2011 at 11:02
Virginia, non è questo il punto: secondo una mia personale opinione, molte nostre colleghe spingono le donne a compilare il piano del parto semplicemente perchè non hanno voglia di seguire la donna durante il travaglio, tutto qui. Se una arriva col piano del parto bello compilato e poi cambia idea ma l’ostetrica non la calcola neanche di striscio, l’ostetrica avrà in mano uno strumento che potrà esibire in caso di proteste. Lo sai benissimo anche tu che se sei veramente a contatto con la partoriente, non servirà avere un piano del parto, perchè durante il travaglio si entra in sintonia, si parla e si comunica… e durante quelle ore, la partoriente cambierà idea 1000 volte, ed ha il diritto di farlo. Ma noi abbiamo il dovere di aiutare al meglio quella donna, con tutti gli strumenti a nostra disposizione, anche se ci chiede qualcosa che a noi non piace. Un’ostetrica non avrà bisogno del piano del parto per capire che quella donna vorrebbe il cesareo piuttosto che un parto strumentale o che vuole a tutti i costi evitare l’epidurale e che preferirebbe un parto in H2O. E’ solo una questione di comunicazione e di buona assistenza. Il piano del parto non aiuta per niente una buona assistenza, anzi, mette ancora più distanza fra la donna e l’ostetrica.
02/04/2011 at 20:32
personalmente nn spingo nessuno a compilare nulla, e seppure qcuna venga cn un piano del parto(sn molto meno di qte pensi..)io le seguo esattamente cm seguo le altre..one to one..a me nn cambia il modus faciendi, nn capisco perchè debba cambiare.va tenuto sotto occhio qsto si, perchè lei ti può dire e contestare delle cose, ma tu hai il dovere di spiegarle che se stai eseguendo un’episio per esempio lo fai perchè hai una motivazione valida(il tracciato ad esempio..)non perchè ti va di farla perchè il protocollo cosi prevede.non mi serve il piano del parto per capire che la donna vuole un cesareo, ma mi serve comunicare cn lei..io cosa ti ho risposto?(al quesito che mi hai posto)”se ne discute con la donna, con la coppia.ne discute anche il medico.si propone una epidurale se la signora non l’ha voluta all’inizio, ma se l’idea della signora non cambia e le sue volontà erano state scritte nero su bianco, fa il cesareo.non posso decidere io per lei.”io posso proporle di tutto, dal cambio di posizione alla banale acqua calda(che banale non è se hai la vasca..)cm ho detto, anche la peridurale.se la sua volontà è qsta nn la smuovi, e che fai?lo stesso medico ti dirà prepara la signora per il cesareo.io trovo che sia diventata una moda per certi versi, anche se nn ancora diffusa del tutto, ho espresso cmq la mia sul piano del parto molti commenti + sopra e nn intendo ripetere per nn essere noiosa..sali su al 3° commento..la distanza la mettiamo noi se nonostante il piano del parto non seguiamo la donna durante tutto il suo travaglio.
02/04/2011 at 10:32
@vera:mi hai posto una domanda, ho riposto..qdi?fammi capire a cosa ti serviva chiedere se poi nn mi dai una risposta per confrontarci?
04/04/2011 at 09:32
Purtroppo quelle che si presentano con il piano del parto sono anche troppe. Se provi a leggere il tuo commento qui sopra noterai una cosa: dici sempre “io faccio così, io faccio cosà”. Parli per te stessa, perchè ovviamente io ti ho chiesto cosa faresti tu in quel specifico caso e hai risposto nella maniera più ovvia. Ma adesso prova a pensare in maniera più ampia, pensa anche alle nostre colleghe un po’ più tonte o un po’ più furbacchione. Io nella mia lunga carriera (25 anni) ne ho incontrate tante, ma tante di ostetriche così, forse addirittura la maggioranza. Oltre quelle che non sono proprio tagliate per questo mestiere, ci sono quelle che usano ogni appiglio possibile per fare il meno possibile. C’è un tracciato con un’insorgenza di bradicardia leggera? Invece di stare lì a monitorare la donna per vedere l’evolvere della situazione, buttano su ventosa ed episio alla velocità della luce solo per togliersi dalle scatole una situazione che chiede un po’ più di impegno. C’è un minimo rallentamento nel travaglio? Dagli di ossitocina a fiumi, così un travaglio assolutamente normale diventa per la donna un inferno, ma la collega si sbriga in 1 ora invece che 3. Così è anche per il piano del parto, tu che sei in buona fede, o forse perchè non hai vissuto abbastanza tempo in ospedale, il piano del parto ti è indifferente ma per la collega fannullona è una vera benedizione. In più, il piano del parto ha un’altro rovescio della medaglia: facendo questa specie di testamento si da l’idea che una donna quando travaglia e partorisce non è più in grado di decidere per sè, automaticamente non è più una persona al centro dell’evento ma diventa un oggetto in mano a operatori, e noi sappiamo che questo fa tanto comodo a “certi” operatori (soprattutto a quelli che prendono 200 euro a visita). E sai anche che è già difficile far ragionare una collega di pari grado, figuriamoci un superiore. Per questo motivo ti dico che il piano del parto è fondamentalmente inutile e dannoso, molto più di quello che pensi. Però, visto che certe “scuole di pensiero” dicono che si deve fare il piano del parto, allora tutte come brave pecorelle dobbiamo dire che le donne devono fare il piano del parto, senza restare neanche un minuto a pensare al significato di questo atto. Le scuole di pensiero alla Campiotti o alla Schmid sono solo dei miseri palliativi a tre fattori fondamentali che fanno di un’ostetrica una BRAVA ostetrica, cioè conoscenza, assistenza e COSCIENZA. Questi tre fattori per essere implementati hanno bisogno di impegno, fatica e lavoro, cose che non tutte le ost e gine hanno voglia di fare. E’ più semplice imparare a memoria un libro e poi ripetere a pappagallo che “il parto naturale è il meglio che c’è” senza fare distinguo fra un parto e l’altro, anzi, senza fare distinguo fra una donna e l’altra. Anche io vorrei assistere a parti naturali e facili sempre, ma la pratica mi ha insegnato che non è sempre così. Mi è capitato di assitere una ragazza madre giovanissima, non era neanche accompagnata. Il travaglio procedeva come un orologio ma quando era dilatata già di sette centimetri ha chiesto l’epidurale. In quel momento l’avrei strozzata, lo dico senza peli sulla lingua, perché l’epidurale mi sembrava assolutamente inutile, anzi, dannosa e ho cercato di convincerla a non farla, ma non c’è stato modo di farle cambiare idea. Ha fatto l’epidurale, dopo qualche ora il tracciato è diventato preoccupante e il parto è finito con un cesareo, per richiesta sua. Il bambino aveva un funicolo straordinariamente corto e con un giro attorno al collo. Per noi ostetriche un parto come questo è da considerarsi orrendo, invece quella ragazza era felice per come si erano messe le cose e sai perché? Perché quel bimbo era frutto di una violenza carnale. Se io l’avrei costretta a fare un parto naturale, che poi sarebbe finito con episio e ventosa a causa del funicolo, come pensi che avrebbe vissuto la nascita di suo figlio? Concepito con uno stupro e partorito con un altro stupro.
Io ho lavorato quasi esclusivamente in ospedale e sono entrata nell’ambiente quando era di moda fare le episio preventive, sparare l’ossitocina alla quarantunesima settimana spaccata e fare i cesarei con l’anestesia totale, magari dopo aver tentato forcipi e ventose in maniera disastrosa. Poi, un paio d’anni dopo, sono stata per due anni in Ghana ed ho visto come si lavora quando non si ha veramente NULLA, se non le tue mani, la tua attenzione e la tua conoscenza. Quando torni da posti come quelli, ringrazi Dio di poter avere a disposizione un CTG, un bisturi, l’epidurale e un stanza pulita: chi non si rende conto di quanto queste cose possano essere utili, ma si impunta a promuovere parti come quelli che ho visto in Africa solo in nome della naturalità, è una persona che ha un serio disturbo di onnipotenza, credimi, oppure non si è mai ritrovata con un bimbo morto fra le mani e una madre che si sta dissanguando, senza avere nessuna medicina nè nessuno strumento per fermare quella tragedia. Dire che il tracciato va messo su solo ogni tanto (o dire di non metterlo affatto), perchè le ostetriche si devono affidare principalmente al proprio intuito, è a dir poco criminale. Prova a pensarci bene, tu metti a repentaglio la vita di una donna e di suo figlio, solo perchè devi dimostrare che hai più intuito tu che un CTG. Non ti sembra un delirio di onnipotenza? Ma sai quante allieve arrivano in reparto con questa idiozia in testa? Purtroppo molte scuole di pensiero fanno di questi deliri le loro bandiere, causando più danni che altro. Io che sono passata dall’ambiente iper-medicalizzato dei ospedali di fine anni ottanta a un ambiente che di medicalizzato aveva solo l’acqua bollita, ho visto quali danni fa una cosa e quali danni fa l’altra. La conclusione è che se hai uno strumento a disposizione, usalo per fare del bene e pondera sempre ciò che stai facendo. Pensi che il sondino sul ventre o una visita in più possa disturbare la partoriente? Pensa invece che quella visita in più e quel sondino sulla pancia possono salvare la vita al figlio di quella donna. Metti sulla bilancia le due cose, da una parte un piccolo fastidio, dall’altra la vita di due persone. Quando riuscirai ad applicare questo principio in tutti gli ambiti dell’ostetricia, allora sarai un’ottima ostetrica, perchè avrai imparato ad usare il tuo pensiero, non il pensiero che ti viene insegnato da un’altro. Quando saprai lavorare così, non ti capiterà quasi mai l’emergenza in cui non hai neanche il tempo di dire alla partoriente quello che sta accadendo a suo figlio, cosa che non va fatta mai, perché la donna deve essere sempre informata su ciò che sta accadendo a lei e al bambino.
Vorrei anche dire la mia sull’epidurale. Io la considero una benedizione per le donne che ne hanno bisogno. Dare l’ossitocina senza l’epidurale, soprattutto se è la donna che la richiede, secondo me è una crudeltà. Gli esiti di un’epidurale dipendono tantissimo dall’ostetrica e dai gine. Se per tutta la vita viene insegnato che l’epidurale blocca l’espulsione, rallenta il travaglio, causa bradicardia fetale, quella ostetrica e quel gine al minimo cambio di tracciato useranno la ventosa o faranno un cesareo, perché nelle università neanche ti insegnano come seguire un travaglio in analgesia. Il problema dell’epidurale è fondamentalmente un problema di ignoranza e, come al solito, di poca assistenza.
04/04/2011 at 22:35
certo che parlo di me..è me che hai attaccato e in ogni caso, attacco o no, è a me che hai chiesto.poi io nn mi sento di giudicare l’operato delle altre..condivido che nn siamo tutte uguali e che ci sn qlle+ o meno portate e + o meno desiderose di sbattersi per la donna.lavoro da 7anni, nn da 7mesi, ma nonostante tutto di piani del parto nn ne ho visti molti eppure qui da me c’è campiotti..etc..strano ma vero ne ho visti pochi.” specie di testamento si da l’idea che una donna quando travaglia e partorisce non è più in grado di decidere per sè, “invece lei in qsto testamento ha scritto proprio qllo che vuole e che ha deciso per se secondo me.che poi noi operatori ne facciamo un uso scorretto sn d’accordo.”E sai anche che è già difficile far ragionare una collega di pari grado, figuriamoci un superiore. “VERRRRRROOOOOOO!!!
“Le scuole di pensiero alla Campiotti o alla Schmid sono solo dei miseri palliativi a tre fattori fondamentali che fanno di un’ostetrica una BRAVA ostetrica, cioè conoscenza, assistenza e COSCIENZA.”..è una tua opinione discutibile, evidentemente nn ti piace la loro visuale delle cose(e io stessa tante cose nn le comprendo in pieno, anzi, mi discosto prorio..)hanno molto da insegnare cmq.e un’ostetrica può essere brava cn i tre aggettivio che hai scritto sia utilizzando un tipo di filosofia sia utilizzandone un altro.a te nn piacciono, a me si e no, dipende dagli argomenti.la mia filosofia è nel mezzo, perchè cosi mi è stato insegnato..tranquilla che nonostante tu pensi che io valga poco(fin dai tuoi primi commenti..nn sn mai stata nella tua testa una brava ostetrica, dove il bravo è la tua definizione, già detta..) io la visita in+ e il tracciato in + se ho qche dubbio lo faccio, perchè la testa grazie a Dio la faccio andare ancora forse perchè a 30aa ho ancora voglia di sbattermi fino in fondo..
e su qsta tua affermazione dissento:”Quando saprai lavorare così, non ti capiterà quasi mai l’emergenza in cui non hai neanche il tempo di dire alla partoriente quello che sta accadendo a suo figlio, cosa che non va fatta mai, perché la donna deve essere sempre informata su ciò che sta accadendo a lei e al bambino” e sai perchè?perchè l’emergenza è dietro la porta e tu puoi essere la + BRAVA(cm tu dici)delle ostetriche, ma sei sempre umana, e puoi sbagliare.e qllo che tu chiami delirio di onnipotenza:penso che i messaggi che vengono dati non siano sbagliati..è sbagliato qllo che viene recepito.dove ho fatto la scuola io sn molto attenti alla donna..ma per contro(il giusto mezzo che dicevo prima..)se una sola cosa nn torna,la pz viene marcata stretta(prendi la frase cn le pinze..)
05/04/2011 at 21:51
ma le mamme nn dicono niente..??mi piacerebbe sentire pure la loro..
06/04/2011 at 20:00
Ciao Ester, ti ho pedinata dal sito di Owl.
Per me è affascinante leggervi. Devo dire che molte delle cose dell’ultimo intervento di Vera mi hanno permesso di collegare alcune informazioni che prima restavano senza spiegazione.
Sul PDP: a me l’idea piace anche se trovo interessante il paragone di Vera fra il piano del parto e il testamento biologico. Ho l’impressione che molto dipenda dal posto, credo che i reparti migliori siano quelli dove non si manifesta una “filosofia” di fondo – che poi te la applicano al dunque anche a prescindere da come si mettono le cose per te, e poi – non credo sia irrilevante il clima che respirano gli operatori in reparto: dovrebbero esserci sempre persone volenterose che lavorano con gratificazione – perché un reparto ospedaliero non è diverso da un altro luogo di lavoro, e sappiamo tutti che esiste il mobbing ma anche semplicemente il capo carogna, il collega invidioso ecc. E invece viviamo un momento storico di tagli epocali, privatizzazione, contratti a termine anche dei sanitari ecc., con tanti sprechi e tanto lucro dei soliti noti.
Condivido con Gekina l’insana passione per la tanto bistrattata SANITA PUBBLICA 😀
06/04/2011 at 20:19
Grazie di essere passata di qua! E’ un piacere per me ,conoscere nuove amiche …. per dei confronti nuovi,avvincenti e costruttivi.
12/04/2011 at 19:36
oh mamma! ho letto velocemente le risposte di questa discussione…sono davvero tante e un pò mi perdo..:) dico quello che penso: del piano del parto ne sento parlare oggi per la prima volta in vita mia,dopo 14 mesi dalla nascita della mia bambina,ho frequentato i corsi pre parto,in piscina quindi con esercizi in acqua e le raccomandazioni di stare tranquille,respirare e inspirare..ma nessuna ostetrica mi ha mai parlato dei miei diritti,ho fatto ogni mese le visite ospedaliere visto che la gravidanza andava bene a parte il sovrappeso, non avevo motivo di andare a pagamento e qui mi sorge il dubbio di quella notte,quando sono arrivata all’ospedale e il dottore non lo conoscevo,l’ostetrica non la conoscevo e guardando la mia cartella si sarà visto che nessuno mi seguiva…facile appiopparmi il cesareo!così entravano i soldi che non ho speso prima? tanto io come mi potevo ribellare? non sapevo nulla….e io che sognavo quel momento come il più bello della mia vita! sognavo di partorire cantando come fanno le donne indiane,per 9 mesi non ho mai pensato al dolore,ma solo alla gioia di quel momento,tutto rovinato!ogni mammifero partorisce autonomamente,è la natura!sono convinta che ci inculcano nelle menti che partoriremo con dolore fin da bambine,così molte donne scelgono l’epidurale,il cesareo…non mi va giù!io sono stata costretta per sofferenza fetale dicono!ho pianto 4 gg di fila,mi hanno uccisa dentro!oggi ho un ricordo sfuocato di quei gg,sono una mamma felice e grazie a questi articoli più informata per il prossimo parto!scusate ma ho tanta rabbia dentro! p.s. abito in friuli
16/04/2011 at 02:44
Dio mio astrid ti prego, non sentirti “uccisa dentro” per un cesareo! Ti saresti sentita meglio partorendo naturalmente un figlio cerebroleso, o non avresti forse maledetto i medici che non ti avevano operata in fretta? Se hai dubbi su come e’ andato il parto, invece di fare speculazioni parlando di “diritti”, richiedi la tua cartella clinica, per averla spendi una cifra che normalmente si aggira intorno ai 10-30 euro (dipende dall’ospedale).
18/04/2011 at 12:16
sicuramente spenderò questi 10-30 euro,ora che vorrei scegliere l’ospedale dove partorire il secondo! in quei gg mi sentivo male,e uccisa era il termine che meglio indicava il mio stato d’animo in quel momento! non credo di fare speculazioni ho solo detto che non sapevo dell’esistenza del piano del parto,poi ho parlato della mia esperienza personale vissuta malissimo,visto che per me il parto è natura!!!!se questo è il risultato…bè pazienza non siamo tutti uguali! credo che allora ai corsi pre-parto invece di parlare di respirazioni,di musica da scegliere per quel momento,di vasca per chi vorrebbe farlo in acqua..bisognerebbe invece preparare una neo-mamma anche ad un eventuale cesareo,dirle che può succedere e non fingere che tutto va bene sempre! comunque con tre lievi contrazioni quali ho avuto,non capisco tutta sta fretta di tagliare,evidentemente la notte si fa prima così!
26/07/2011 at 14:21
Cara Astrid, mi accorgo ora della tua risposta e non so se tornerai a leggere qui. Vorrei comunque dirti che mi dispiace se ti ho fatto sentire giudicata per quello che hai provato in quel momento, in realtà è un sentimento che ho condiviso anche io quando mi hanno fatto un cesareo e forse per questo ho reagito con veemenza.
Credo che la sensazione che abbiamo di essere state “derubate” di qualcosa dipenda dalla cattiva comunicazione fra medici e paziente e hai più che ragione ad importi su una scelta più consapevole dell’ospedale. Ma al corso preparto dovrebbero anche ricordare, con la dovuta delicatezza certo, che un parto ha sempre una componente di rischio – per quanto sia stata abbassata – dalla medicalizzazione, e questo aiuterebbe a fare meglio i conti con alcune esperienze di parto che non erano come ci avevano prospettato.